Come iniziare un discorso di laurea: consigli utili
Sei arrivato al grande giorno della discussione della tesi e sei ancora indeciso su come iniziare un discorso di laurea? In questo articolo lo staff dell’università Niccolò Cusano di Siracusa vuole fornire ai laureandi alcune informazioni relativamente a come impostare il discorso di laurea al meglio, così da colpire subito positivamente la commissione d’esame e garantirsi un’ottima valutazione.
Infatti, seppur si arrivi alla discussione tesi con un punteggio minimo già deciso (il voto che esce dal calcolo a partire dalla media ponderata delle valutazioni di tutti gli esami svolti), la presentazione orale svolge comunque un ruolo chiave nella valutazione finale da parte della commissione di docenti. Specialmente in casi in cui la lode sia in bilico, un discorso chiaro, accattivante ed interessante sarà la chiave per accaparrarsela.
Discussione tesi di laurea: ecco i consigli per svolgerla al meglio
Dunque, se siete nella fase di preparazione del discorso di laurea, ecco alcuni consigli che vi saranno preziosi. Leggiamoli insieme…
Tenere sotto controllo l’emozione
A giocare brutti scherzi – in fase di discussione di laurea – è spesso l’emozione. Si può essere anche preparati al meglio, ma l’ansia può causare dei veri e propri black out che rendono difficoltoso iniziare il discorso senza balbettii o parole confuse. Ma come lottare contro l’ansia da prestazione? È semplice: preparandosi ad affrontarla ed accettarla.
Nei giorni precedenti, quando si ripete il discorso, è bene concentrarsi sul fatto che – in sede di laurea – di potrà sbagliare qualche parola o invertire due concetti chiave. Bene: quello che occorre fare è andare avanti con tranquillità senza fermarsi e senza perdere il filo. E sono chi è ben preparato ad eventuali inconvenienti e conosce bene le tematiche affrontate nella tesi sarà in grado di superare l’emozione e continuare a parlare con disinvoltura.
Un trucco, in questo caso, può anche essere quello di fermarsi un attimo per schiarirsi la voce così da recuperare la concentrazione e continuare il discorso con chiarezza.
L’ansia, inoltre, ricordate sempre che può essere una valida alleata per stimolare lo spirito di rivalsa, la motivazione e la decisione.
Scrivere il discorso
Può sembrare scontato, ma nella fase di preparazione del discorso della tesi, è bene scrivere ciò che si dice. Rileggendo gli appunti a mente lucida si potrà cercare di snellire il discorso, facendolo apparire meno contorto e utilizzando periodi più semplici. Aboliamo le coordinate infinite e puntiamo ai concetti chiave: solo così si potrà catturare l’attenzione di un docente di (ad esempio) storia antica se si sta parlando di psicologia infantile.
Un discorso di laurea ben scritto e riletto all’infinito, inoltre, stimolerà la memoria visiva e – in caso di tentennamenti nel momento dell’esposizione – sarà più facile riprendere il filo del discorso.
Quando si mette nero su bianco il discorso della tesi di laurea, è bene strutturarlo come la tesi stessa: introduzione, riassunto dei concetti salienti e conclusione. È buona norma anche estrapolare frasi delle parti della tesi e connetterle secondo un filo logico, eliminando tutto ciò che c’è di superfluo o “già detto”. Da ricordare anche che il discorso non deve assolutamente essere autoreferenziale ma va sempre tenuto conto che deve essere rivolto ad una platea da conquistare.
Le prime parole: saluti e presentazione
Quando si inizia il discorso è bene “rompere il ghiaccio” salutando la commissione e presentandosi. È consigliabile anche far riferimento al proprio relatore (e correlatore) con alcune brevi frasi di circostanza relative all’impostazione data all’elaborato. In seguito, andrà enunciato il concetto focale della tesi e, successivamente, spiegate le motivazioni che hanno spinto ad una determinata scelta di argomento.
Domande inaspettate: gestitele al meglio
C’è da considerare che – nel corso dell’esposizione – si potrà essere interrotti da domande interessate da parte di docenti che vogliono saperne di più su una determinata tematica enunciata. In questo caso bisogna essere in grado di rispondere in maniera chiara e sintetica cercando di riallacciarsi al filo del discorso – senza andare fuori tema.
E ricordate che una domanda può anche essere il modo di anticipare una parte del discorso, dunque può essere utile e vantaggiosa in termini di tempo da dedicare all’esposizione.
Cinque / dieci minuti e non di più: ecco la durata del discorso
Infine, ricordiamo che l’intero discorso di presentazione della tesi deve avere una durata concordata di circa sette minuti. È importante preparare un discorso che non sfori queste tempistiche tenendo anche conto di possibili interruzioni.
Un’enunciazione lasciata a metà per motivi di tempo non è mai bella, meglio concluderla con qualche secondo di anticipo.