Chi sono i rifugiati politici? Ecco cosa dice la legge

Sei alla ricerca di informazioni sui rifugiati politici e cosa dice la legge in merito? Se queste tematiche ti interessano particolarmente, ti consigliamo di continuare a leggere. Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano di Siracusa ha preparato una breve guida per fare chiarezza su alcuni concetti ormai ampiamente diffusi.

In particolare vedremo chi sono i rifugiati politici, ti forniremo qualche dato interessante e ti daremo informazioni sui master Unicusano in area politologica.

Rifugiati politici, migranti, profughi: ecco le differenze

Molto spesso si tende a fare confusione tra i termini. Eppure esistono delle importanti differenze tra i vari status. Analizziamo un concetto per volta partendo proprio da quello di rifugiato politico.

Rifugiati politici

La condizione di rifugiato politico è stata definita dalla Convezione di Ginevra del 1951, un trattato delle Nazioni Unite firmato da 147 paesi.

Nell’articolo 1 della Convenzione si riporta lo status di rifugiato:

“chi temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”.

Il soggetto al quale è riconosciuto lo status di rifugiato, se tornasse nel proprio paese d’origine potrebbe essere vittima di persecuzioni.

Si parla di persecuzioni per intendere azioni, che per natura o frequenza, violano gravemente i diritti umani fondamentali.

Andiamo avanti e vediamo che differenza c’è tra essere un immigrato, un rifugiato, un profugo e un apolide.

Partiamo proprio da quest’ultimo.

Apolide

In base alla convenzione di New York del 1954, si stabilisce lo status di apolide, ovvero colui che non ha cittadinanza in nessun paese.

Migrante

Il migrante è colui che decide di lasciare volontariamente il proprio paese d’origine alla ricerca di un lavoro e di condizioni di vita migliori. Rispetto ad un rifugiato, il migrante non è perseguitato nel proprio paese d’origine e può farvi rientro in condizioni di piena sicurezza.

Immigrato regolare (e irregolare)

L’immigrato regolare è colui che risiede in un altro paese ed in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato dall’autorità competente. Al contrario, l’immigrato irregolare è una colui che si trova in un paese sprovvisto di permesso di soggiorno.

Lo status di irregolare è dato dal fatto che:

  • potrebbe essere entrato in un paese evitando i controlli di frontiera
  • è entrato in un paese con un visto turistico ed è restato nonostante il visto sia scaduto
  • non ha lasciato il paese d’arrivo nonostante gli sia stato ordinato

Profugo

Con questa parola si indica solitamente chi abbandona il proprio paese a causa di guerre, invasioni, rivolte o catastrofi naturali.

Clandestino

Andiamo avanti con il concetto di clandestino, ovvero un soggetto che pur avendo ricevuto un ordine di espulsione rimane ugualmente nel paese d’arrivo. La clandestinità è punita come reato penale.

Richiedente diritti d’asilo

Concludiamo il nostro elenco con i richiedenti diritto d’asilo politico.

Per ottenere questo status bisogna fare domanda di asilo e attendere una risposta.

Esiste un’apposita commissione Asilo che valuta il candidato al diritto e verifica se è meritevole di una qualche forma di protezione.

Esistono infatti la protezione internazionale o i permessi per casi speciali che da dicembre 2018 hanno sostituito la protezione umanitaria.

rifugiati politici valigia

Diritti dei rifugiati politici in Italia

Il richiedente asilo presenta una domanda di protezione internazionale alla questura o alla polizia di frontiera.

Nel nostro paese, chi decide se concedere o meno i diritti d’asilo politico ad un cittadino straniero è il Ministero dell’Interno.

Ecco quali sono i diritti d’asilo di cui un rifugiato può godere:

  • di accesso al lavoro
  • al ricongiungimento familiare
  • all’assistenza sociale e sanitaria
  • a richiedere un documento di viaggio come il passaporto
  • all’istruzione pubblica
  • di circolare liberamente all’interno del territorio dell’Unione Europea (esclusi Danimarca e Gran Bretagna) senza alcun visto, per un periodo non superiore a 3 mesi
  • a chiedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza in Italia
  • al matrimonio
  • a partecipare all’assegnazione degli alloggi pubblici
  • al rilascio della patente di guida

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