Come funziona la previdenza sociale in Italia?

Se sei un lavoratore avrai sentito certamente parlare di previdenza sociale. Di cosa si tratta? Cos’è la previdenza sociale e come funziona in Italia. Di tutto questo ne parleremo nei prossimi paragrafi. Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano di Siracusa ha realizzato infatti una guida al funzionamento della previdenza sociale nel nostro paese.

Se l’argomento ti interessa ti consigliano di continuare a leggere.

Previdenza sociale: che cos’è?

previdenza sociale supporto

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Con il termine previdenza sociale facciano riferimento a quel complesso di istituti ed attività gestiti e svolti direttamente dallo Stato o da organismi autorizzati il cui obiettivo è:

  • assicurare ai cittadini la possibilità di fronteggiare situazioni di necessità (come la malattia, l’infortunio, l’invalidità, la disoccupazione involontaria)
  • assicurare i mezzi necessari di sussistenza al termine della vita lavorativa (pensione)

La previdenza sociale è dunque lo strumento che lo Stato utilizza per garantire ai propri cittadini condizioni adeguate di benessere sociale ed economico. In particolare, in Italia viene attuata da enti senza scopi di lucro che forniscono delle assicurazioni sociali.

Se hai sentito parlare di pensione, assegni familiari, disoccupazione vuol dire che sei già nell’ambito della previdenza sociale.

Gli organi più importanti a livello nazionale sono l’INPS e l’INAIL. Per ricevere le prestazioni di questi organi, i lavoratori versano dei contributi.

Nello specifico, una parte di questi contributi viene versata dal datore di lavoro per i contratti dipendenti, e una parte dal dipendente. Alcune volte questi contributi possono essere integrati da parte dello Stato.

Esistono poi le casse di previdenza riservate a lavoratori autonomi che fanno parte di determinati ordini, ad esempio: commercialisti, giornalisti, avvocati.

Partiamo dalla previdenza INSP.

INPS – Istituto Nazionale della Previdenza Sociale

L’INPS è uno degli enti previdenziali europei più grandi che gestisce la quasi totalità della previdenza italiana. L’Istituto assicura la maggior parte dei lavoratori autonomi e dei dipendenti del settore pubblico e privato.

Nato oltre 100 anni fa per garantire i lavoratori dai rischi di invalidità, vecchiaia e morte, l’INPS oggi è uno dei pilastri del sistema nazionale del welfare.

L’INPS gestisce la liquidazione ed il pagamento delle pensioni e delle indennità di natura previdenziale ed assistenziale. Le prestazioni previdenziali dipendono dai contributi versati e sono generalmente mensili. Le prestazioni assistenziali sono indipendenti dai contributi e vengono fornite per motivi familiari. Facciamo l’esempio di sostegni per la maternità o per condizioni economiche svantaggiate.

Rientrano nelle prestazioni assistenziali vari tipi di pensioni, quali:

  • pensione di vecchiaia
  • pensione superstiti
  • assegno ordinario di invalidità
  • pensione d’inabilità

Esistono poi altri tipi di prestazioni forniti dall’INSP oltre alle pensioni, ovvero:

  • assegni per la malattia
  • assegni al nucleo familiare
  • trattamento di fine rapporto (TFR)
  • congedi parentali
  • assegno maternità previsto dallo Stato e dai comuni
  • assistenza ai disabili

INAIL – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro

L’altro organo nazionale citato prima è l’INAIL, Ente pubblico non economico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

L’Istituto si occupa in particolare di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. I datori di lavoro versano all’INAIL dei contributi per proteggere i lavoratori in caso di malattie, infortuni o morte sul lavoro. I lavoratori dipendenti hanno il diritto a ricevere le prestazioni dell’INAIL, anche se  il datore di lavoro non è in regola con il versamento dei contributi.

Come riportato anche sul sito stesso dell’INAIL, gli obiettivi dell’Ente sono:

  • ridurre il fenomeno infortunistico
  • assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio
  • garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro
  • realizzare attività di ricerca e sviluppare metodologie di controllo e di verifica in materia di prevenzione e sicurezza

Cassa di previdenza

Abbiamo parlato poi di casse di previdenza sociale. Con questo termine ci si riferisce a quegli enti che esercitano l’attività di riscossione e gestione dei contributi previdenziali e assistenziali dei loro iscritti.

Dal punto di vista previdenziale, le casse provvedono alla corresponsione delle pensioni. Dal lato assistenziale si occupano di erogare:

  • prestazioni aggiuntive finalizzate a sostenere il reddito dei loro iscritti (assegni familiari, disoccupazione, comunali per la maternità)
  • prestazioni di natura prettamente assistenziale come la copertura sanitaria degli iscritti e dei loro familiari.

Dal momento che l’iscrizione ad un ente previdenziale è obbligatoria, con il passare del tempo, sono nate delle casse per molte professioni (medici, commercialisti, avvocati e così via).

Chi svolge una professione non rappresentata da una “cassa” autonoma ha l’obbligo di iscrizione presso l’INPS per quanto riguarda il profilo previdenziale.

Come funziona la previdenza sociale in Italia?

Il sistema di previdenza italiano copre la maggioranza della popolazione.

Tutti i lavoratori residenti ed i lavoratori autonomi pagano dei contributi previdenziali. I contributi dei lavoratori vengono dedotti alla sorgente dai loro stipendi lordi dal loro datore di lavoro. Il datore paga circa i 2/3 dei contributi pensionistici, mentre il lavoratore paga il restante terzo.

I lavoratori autonomi devono registrare e pagare i contributi ad una organizzazione separata (la Cassa), ovvero il fondo di previdenza sociale allegata alla loro professione. In alternativa, se non esiste la Cassa associata, pagano i contributi direttamente all’INPS.

Tra i lavoratori autonomi che pagano i contributi alla loro propria cassa vi sono architetti, ragionieri, avvocati, ingegneri, geometri, medici ed altri professionisti indipendenti.

I lavoratori autonomi che pagano i contributi all’INPS sono impiegati part-time, negozianti, commercianti, piccoli proprietari di industrie che non hanno ancora la loro propria cassa.

Ora che hai qualche nozione in più rispetto al sistema previdenziale italiano, che ne pensi di una carriera in questo ambito? A tal proposito, ti invitiamo a consultare il nostro Master II Livello in Personnel management and payroll specialist (Adetto gestione personale paghe e contributi).

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